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Una non morta appassionata di orrore.

mercoledì 23 novembre 2011

Elodie

Era un’estate molto calda quella, talmente tanto calda che la gente se ne restava in riva al mare fino a sera inoltrata.
Era un’estate di castelli di sabbia, bagnini, animatori super-pagati, venditori ambulanti e massaggiatori da spiaggia.
Le persone rintronate dal caldo avevano perso un po’ della loro ricettività. Fu proprio in quell’estate che la piccola Elodie fu travolta da un auto mentre si trovava sul lungomare, senza che l’autista se ne accorgesse.
Al funerale la gente si presentò in prendisole e costume. Il primo caso di funerale in cui anche il prete abbandonò il suo lungo abito per un paio di calzoncini e una maglietta bianca della salute. A metà funzione la chiesa era semivuota. A fine messa non c’era più nessuno.
Passò una settimana in cui la gente parlava di Elodie sotto gli ombrelloni, in riva al mare e persino la sera tornando a casa. Poi più nulla.
Un paio di settimane dopo il caldo fece la sua seconda vittima. Jules, il figlio del macellaio,che per un colpo di sole si schiantò con la sua auto a pochi metri dal luogo in cui era morta Elodie. Due giorni dopo fu il turno di Marie, fidanzata di Jules, trovata inspiegabilmente morta sempre lì, sul lungomare. Il giorno dopo morì Antoine e poi toccò a Virginie. I 4 ragazzi erano tutti amici e così si optò per un funerale unico.
La funzione si svolse di sera, per ovviare al caldo canicolare. La gente tornava lentamente dal mare e si dirigeva verso la chiesa. Sembravano un triste branco di non morti. Entrarono tutti in chiesa e la funzione iniziò.
A metà messa la terra tremò. Le bare caddero e si aprirono lasciando cadere i corpi dei 4 giovani. Il caldo divenne insostenibile e la gente tentò di uscire dalla chiesa ma, le porte erano roventi ed impossibili da aprire. Il soffitto cominciò a creparsi e la gente urlava in preda al panico. D’improvviso sull’altare apparve la piccola Elodie. La bimba rideva  e più lei rideva più la terra tremava. Il caldo divenne terribile. Elodie piegò la testa da un lato e fissò lentamente tutti i presenti che avevano cominciato ad accorgersi della sua presenza. I vestiti di alcuni presero fuoco. Il prete continuava a pregare quando Elodie lo raggiunse e con un ghigno gli strappò la testa dal collo. La chiesa stava diventando un enorme rogo. le grida dei presenti si mischiarono ai lamenti di quelli che bruciavano. Una donna cercava riparo nella sagrestia ma, Elodie le balzò addosso e spezzò tutte le sue ossa in un baleno. 
Erano quasi tutti morti quando il terremoto cessò. Elodie camminava lungo la navata calpestando i cadaveri ed ignorando la gente in fin di vita. Arrivata all’entrata si voltò “Non mi avete aiutata, non mi avete vendicata e non mi avete onorata nemmeno nella morte. Ora, morite e smettetela di invocare il vostro dio che oggi qui non c’è”.
La bambina scomparve e la chiesa tornò a creparsi e a tremare. In pochi istanti crollo tutto e le macerie furono inghiottite dalle fiamme, così come i corpi di tutti i cittadini. 
Il mattino seguente il paese era vuoto e silenzioso. Il caldo era cessato lasciando il passo ad un fresco autunno. Un autunno che nessuno più avrebbe visto.

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