About The Zombie Bride

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Una non morta appassionata di orrore.

giovedì 29 novembre 2012

Amore

Quando si erano conosciuti, lei era una persona diversa. Era una di quelle donnette che pensava di aver visto un po' tutto nella vita, una di quelle dalle poche illusioni, ma dal facile divertimento.
Si era innamorata quasi subito invece. Lui l'aveva trascinata in una spirale di amore e odio, di gioia e dolore, di grande felicità ed esasperazione.
Poi era arrivato quel tragico giorno in cui più nulla aveva senso e lei si era ingiustamente tolta la vita.

Erano passati mesi, forse anni. Lui respirava, era tornato a ridere, ad amare..a vivere.
Un dì una telefonata anonima aveva squarciato il silenzio della sua notte. Una donna in lacrime gli chiedeva disperatamente di raggiungerlo ad un indirizzo che lui non conosceva. Piangeva e chiedeva aiuto.
Lui che di indole era sempre stato molto buono, si era vestito al volo ed era coso alla ricerca di quel posto.
Quando arrivò si trovò di fronte una villetta visibilmente abbandonata da tempo, circondata da un folto giardino che non aveva ricevuto più cure da secoli pareva. Il suo istinto trillava forte, prese in mano il telefono e compose il numero della polizia, ma non chiamò. Entrò, un po' spaventato, ma entrò.
E lì capì, o meglio, si ricordò che quella era la casa in cui molto, ma non troppo, tempo prima la donna si era tolta la vita.
Si trovò di fronte una scalinata che portava al piano superiore ed è proprio da lì che sentì arrivare la voce della donna che lo invitava a salire. Una voce lamentosa, spaventosa, ma che lo attirava a sé come il miele con le api.
Salì lentamente le scale illuminate solo dal bagliore della luna.
Si ritrovò davanti ad una porta socchiusa da cui proveniva una fievole luce, forse una candela. Poi ancora la voce della donna. Così dopo una breve esitazione, aprì a poco a poco la porta ed entrò.
La stanza, al contrario del resto della casa, era ben arredata con mobili antichi. Sembrava quasi non appartenesse allo stesso ambiente tetro in cui si era mosso poco prima.
Si guardò intorno e giunto con gli occhi all'altezza della finestra, la vide.
Aveva un lungo vestito bianco, di seta forse. I capelli folti e neri accentuavano, facendo contrasto, il candore della sua pelle.
La donna si voltò.
L'uomo fece un balzo all'indietro e inciampando cadde a terra.
Era lei. LEI.
-Credevo...pensavo...ero certo che..
-Che fossi morta?
Silenzio.
Si avvicinò a lui che tremava e non trovava la forza di rialzarsi.
-Hai mai sentito parlare di rancore? Sai che le persone che muoiono nella disperazione più totale, a volte, restano intrappolate tra un mondo e l'altro finché non trovano vendetta? Io, sciocca, credevo che fosse solo una di quelle bugie che ti raccontano nei film horror, una di quelle storielle per non farti dormire la notte. E invece eccomi qui. Sono tornata, per te.
In quel momento lui si rese conto di quanto l'avesse amata e che, per quanto fosse tutto così spaventoso, volesse correre a stringerla.
Si alzò e le andò incontro. Lei non si mosse. Le accarezzò i capelli e la guardò negli occhi. 
-Vendetta? E se invece questa fosse solo una seconda opportunità che ci è stata concessa? Abbracciami, non lasciarmi più
La strinse a sé. Negli occhi di lei però non c'era la benché minima traccia di emozioni. Lentamente spostò la mano che aveva sempre tenuto dietro la schiena e la luce della candela pose il suo accento su una lama affilata.
Lui la stava ancora stringendo quando lei sferrò il suo primo colpo alla sua schiena. L'uomo urlò di dolore. Fece per muoversi, ma lei lo trattenne a sé e tornò a colpirlo. Lo lasciò scivolare a terra in preda al dolore. L'uomo cercò di trascinarsi verso la porta, ma lei lo raggiunse e lo colpì ancora e ancora.
Ma lui era ancora vivo. Così lo girò in modo tale che potesse guardarla in viso. Non era più bella come quando l'aveva amata. Si era trasformata in un orribile demone.
Ci fu qualche istante in cui i due si guardarono e basta. La candela si spense e con il solo bagliore della luna, lei tornò ad apparire agli occhi di lui, bella come sempre.
Si chinò sull'uomo che ormai non aveva più forze
-Guardami bene negli occhi, amore. 
Si guardarono intensamente e poi lei gli tagliò la gola.
Esplose un temporale e il buio invase la stanza. 
Qualche giorno più tardi il corpo del ragazzo fu finalmente rinvenuto. Teneva stretta una foto della donna in una mano e nell'altra un rasoio affilato con il quale si era evidentemente tagliato i polsi.
-Da quando lei si era tolta la vita, lui non stava più bene- disse un suo amico - dovevamo immaginarcelo un gesto del genere. 

Quella villa è ancora oggi disabitata, ma qualcuno giura di aver visto, nelle notti tempestose, una candela accesa e due figure sbiadite alla finestra.


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