About The Zombie Bride

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Una non morta appassionata di orrore.

lunedì 17 dicembre 2012

Sacrifice

-Corri. Corri per la tua vita- pensava Demi mentre correva a più non posso tra scale e stradine scoscese.
Non si era più voltata indietro. Non sapeva se l'orrore la stesse inseguendo o meno, ma lei voleva solo fuggire e raggiungere un luogo sicuro.

Si era svegliata la notte prima incatenata ad un letto in una stanza che non riconosceva. Non ricordava come ci fosse arrivata. Si era addormentata a casa sua, con il suo gatto sulle gambe e si era risvegliata in quella fredda stanza.
Tutto intorno solo il silenzio.
Aveva cercato di alzarsi in piedi, ma la catena legata alla caviglia glielo aveva impedito.
-Ma dove diavolo sono..?- Si era domandata con le lacrime agli occhi.
All'improvviso la porta della stanza si era spalancata e una donna alta e piazzata aveva fatto il suo ingresso. Si era avvicinata al letto senza dire una parola e aveva sciolto la ragazza dalle catene. Poi se n'era andata, lasciando la povera mal capitata di nuovo sola.
Demi ispezionò la stanza in lungo e in largo, cercando di capirci qualcosa. Ma nulla. La stanza era completamente nuda. Non una finestra, non una sedia, non un quadro. Solo il letto e quella pesante catena.
Nel silenzio più profondo, la porta si aprì di nuovo e ad entrare questa volta furono due uomini incappucciati e a petto nudo.
Afferrarono Demi che nel frattempo si era rannicchiata in un angolo e la portarono fuori dalla camera.
Attraversarono un lungo corridoio pieno di porte chiuse e Demi cercava di divincolarsi in ogni modo.
Non riuscì a fuggire.
La spinsero in un'altra stanza e se ne andarono.
Seduta dietro ad una scrivania di ferro se ne stava la donna che aveva visto all'inizio.
-Ti starai chiedendo cosa ci fai qui..-
Demi rimase in silenzio, terrorizzata.
-Sei parte di un grande disegno, tesoro. Abbiamo bisogno del tuo sangue, della tua forza, della tua gioia e della tua...vita-
-Ma perché io?!- Gridò Demi disperata
-Perché ci sei capitata tu. Mi spiace.-
In quel momento rientrarono i due uomini incappucciati che la afferrarono e trascinarono nel corridoio. Demi gridava e piangeva, si dibatteva, implorava pietà.
Entrarono in un'enorme sala dove vi erano arnesi di ogni genere : coltelli, asce, cacciaviti...di tutto.
Demi ebbe la certezza che sarebbe morta, lì e in un modo orribile. 
L'avvicinarono al ripiano dove giacevano tutte quelle armi.
La donna li aveva raggiunti e aveva afferrato un pugnale. I due energumeni tenevano immobile la ragazza.
Demi pensò che doveva fare qualcosa, doveva tentare di liberarsi. Urlò e poi morse con tutte le sue forze la mano di uno dei due, il quale si ritrasse in preda al dolore. Con un braccio libero riuscì ad afferrare un cacciavite e colpì l'altro mostro. La donna intanto cercava di colpirla con il coltello, ma Demi riuscì a ferirla per prima.
Nel delirio generale Demi riuscì a raggiungere la porta e ad uscire dalla stanza. Intanto la donna gridava cercando aiuto. Demi sentì dei passi dall'altra parte del corridoio,doveva essere rapida. 
Aprì ogni porta e in ognuna delle stanze si celava un orrore simile al suo. Avrebbe voluto liberarli tutti, ma doveva solo pensare a correre e a mettersi in salvo.
Corse senza pensare al resto, corse e basta..e alla fine trovò la via d'uscita.
Si trovava in un edificio probabilmente in stato di abbandono in mezzo al nulla.

Ed eccola che correva all'esterno del palazzo cercando un cancello che l'avrebbe resa libera. Scese delle scale in pietra e si ritrovò in un giardino trascurato. Non smise mai di correre finché non ebbe trovato il dannato cancello. Chiuso. Lo scavalcò e si ferì nel farlo.
Giunta dall'altro lato si accasciò per il dolore. Non riusciva a muoversi.
Sentì dei passi. Alzò lo sguardo e vide l'uomo che aveva tanto amato.
-Cosa ci fai qui? Dobbiamo scappare! Aiutami a tirarmi su. Dobbiamo andare!-
Lui aveva gli occhi lucidi.
-Tommy, dobbiamo andarcene da questo inferno. Ma che ci fai qui..? Non capisco! Aiutami-
Lui la aiutò a rialzarsi e poi..
-Mi dispiace. Dovevo scegliere.-
Così la colpì in testa e quando Demi si riprese era di nuovo nella grande sala, legata ad una sedia.
-Ma...ma...ero riuscita a fuggire. Cos'è successo?? TOMMY DOVE SEI???-
Urlava, piangeva, si disperava.
Apparve la donna con un braccio fasciato e alle sue spalle...Tommy.
-Tommy, tesoro, ma cosa sta succedendo? Ma che cosa fai lì fermo? PARLA, CAZZO!-
Tommy abbassò la testa.
-Cara, smettila di urlare. Non odiarlo. Doveva scegliere glielo abbiamo imposto noi. E lui lo ha fatto.-
-Ma di cosa stai parlando vecchia pazza?-
-Dovevamo offrire un sacrificio al Dio Miut e Tommy doveva scegliere una tra le persone che ama perché venisse uccise in suo onore. E la scelta è ricaduta su di te. Ora basta, lascia che le cose seguano il loro corso...-E finito di parlare le sferrò la prima pugnalata. Demi gridò. La donna passò poi il coltello a Tommy che esitò un po', ma poi, con le lacrime agli occhi, la pugnalò più volte all'altezza del cuore.

Alla fine del massacro, di Demi rimase solo il corpo dilaniato ed esanime che venne poi scaricato in una fossa nell'incolto giardino.
Tornò il silenzio nella casa fino all'esecuzione di una nuova, povera vittima.

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